sabato 31 marzo 2012

Musica Nuda Complici

A volte il caso riesce a combinare per bene le cose. E questa è la storia di MUSICA NUDA, l’atipico duo nato dall’incontro casuale tra Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Nel 2003 i due si incrociano per la prima volta: Petra canta e Ferruccio è il contrabbassista degli Avion Travel (lo è stato dal 1990 fino al 2006). In quel periodo Petra Magoni ha in programma un mini-tour in alcuni piccoli club della “sua” Toscana con un amico chitarrista. Proprio il giorno del loro primo concerto in programma, quest’ultimo si ammala. Petra, invece di annullare la data, chiede a Ferruccio se ha voglia di sostituirlo all’ultimo minuto e lui d’impulso risponde sì.
Il concerto ottiene un tale successo che i due protagonisti di questo “Voice’n’bass” combo nel giro di qualche settimana mettono insieme un intero repertorio, composto dalle canzoni che più amano, e di slancio registrano in mezza giornata il loro primo album: “MUSICA NUDA”, in uno studio vicino a Pisa. MUSICA NUDA diventa così, del tutto naturalmente, il nome del loro progetto musicale e anche del loro duo. Sebbene l'alchimia unica tra i due sia immediatamente evidente, Petra e Ferruccio non avrebbero mai immaginato di raggiungere traguardi così importanti in pochi anni: centinaia di concerti in Italia e all'estero, prestigiosi riconoscimenti (la Targa Tenco 2006, miglior tour al Mei di Faenza, Les quatre clés de Télérama in Francia), consensi da parte del pubblico e della stampa, apparizioni televisive e passaggi radiofonici sulle principali emittenti italiane ed estere. Tutto questo grazie all'impegno e al costante lavoro di Petra, di Ferruccio e di tante persone che nel corso degli anni hanno creduto in questo progetto, ma soprattutto grazie all'idea originale, colta e popolare, semplice e complessa che sostiene il progetto MUSICA NUDA. Un po' jazz, un po' canzone d'autore, un po' rock, un po’ punk, e infine anche musica classica. Quando “la musica è nuda” non ci sono più confini, il suono originalissimo di Petra e Ferruccio si insinua in ogni composizione e le restituisce vita nuova, dando prova di una ecletticità davvero sorprendente.


MUSICA NUDA è un progetto coraggioso, indipendente, libero, quasi una moderna versione del canto con accompagnamento di basso continuo, in uso nel Rinascimento, ed è anche l’arte di saper riportare all’essenziale la musica (brani noti e inediti siano essi di repertorio lirico, jazz, pop o soul) per scovare al suo interno il significato più profondo. C’è un altro aspetto da non tralasciare: MUSICA NUDA è l’arte di rivalutare il “silenzio musicale” (quella chiave fondamentale e così spesso sottovalutata per entrare in contatto con l’emozione) cercando di esaltare il silenzio nella musica e la musica nel silenzio, riportando in primo piano il testo, la storia, il significato di ogni singola canzone, sia essa drammatica, allegra, energica, sentimentale, scanzonata. In MUSICA NUDA due personalità artistiche così diverse ma perfettamente complementari come quelle di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti incarnano quell’arte di sapersi confrontare musicalmente con quella complicità e quell’umorismo che non fanno sentire la mancanza d’altro.Una voce (quella di Petra) che si fa interprete di emozioni, un contrabbasso (quello di Ferruccio) che si fa orchestra. Con semplicità, umiltà, impegno, dedizione e tanto amore per la musica già scritta, da scrivere o da riscoprire, dissotterrandola da spesso immeritati dimenticatoi (è il caso della fortunatissima "Il cammello e il dromedario" di Virgilio Savona). E ora la favola di Musica Nuda continua con questo nuovo e bellissimo cd : Complici.

venerdì 30 marzo 2012

Francesco Grillo - Otto

Otto, come le fresche composizioni presentate dal pianista e compositore, alla seconda prova su etichetta EmArcy dopo l’acclamato HIGHBALL in cui duettava con l’amico e collega Stefano Bollani. Questa volta Grillo si presenta con un gruppo di più e meno giovani stelle (Andrea Dulbecco, Nico Gori, Yuri Goloubev, Asaf Sirkis) e si avvale della presenza di Enrico Rava nell’unico standard del CD: l’eterno My Funny Valentine, legato ai nomi di tanti grandi trombettisti, da Chet Baker a Miles Davis.

mercoledì 28 marzo 2012

Marilena Paradisi - Come Dirti



E' finalmente disponibile COME DIRTI, il nuovo album di Marilena Paradisi, special guest Stefania Tallini, edito da Silta Records, in cui musica e parole sono totalmente ed estemporaneamente improvvisate. Dopo “Rainbow Inside” (Silta Records 2010) per voce e chitarra con Arturo Tallini, e “Prelude for Voice and Silence” (SILTACLASSICS 2011) in voce sola con la partecipazione straordinaria della cantante giapponese Michiko Hirayama, Marilena Paradisi si cimenta in un nuovo progetto artistico con cui continua la sua ricerca sulla sperimentazione vocale, ma con una differenza sostanziale rispetto ai precedenti lavori, perché qui compare la “parola”. Parola intesa non solo come espressione di un esercizio vocale, ma veicolo primo attraverso il quale esprimere e comunicare le proprie emozioni. La scelta del titolo “Come dirti” diviene esemplificativa di una necessità espressiva in cui riflessioni e stati d’animo trovano voce nella totale improvvisazione del testo che si fonde armoniosamente nell’articolata e mai scontata tessitura melodica. Dalle note di copertina: “Da anni seguivo la mia ricerca sul primitivismo del suono e sull’improvvisazione totale. Avevo realizzato una gamma di suoni, di colori, di sperimentazioni vocali, che mi avevano portato a improvvisare sulle opere d’arte, fino alla grande sfida della voce sola, la poetica del silenzio. Sull’onda di questo percorso, che aveva provocato in me ad ogni realizzazione come un terremoto interno di idee nuove e di grande ispirazione, all’improvviso “ la parola”, prima solo appena accennata nei precedenti CD di improvvisazione, sgorga esplosiva come una urgenza espressiva, che inaspettatamente si fonde al suono. Nascono poesie, melodie e pensieri cantati, che mi accorgo essere parte profonda della mia vita vissuta.” Registrato in un’unica estemporanea e ispirata sessione di lavoro, il progetto vede questa volta la collaborazione della pianista italiana Stefania Tallini , dando alla luce 16 tracce di improvvisazione totale,16 canzoni in lingua italiana di grande espressività ed impatto poetico, con un affiatamento tra le due artiste assolutamente empatico.



The choice of the title 'How to tell you' conveys an urgency of expression whereby reflections and states of mind find an outlet in total improvisation of the text harmonising with the (articulated and) never taken for granted melodic texture. Recorded in a single extemporaneous and inspired work session, the project this time involves the collaboration of Italian pianist Stefania Tallini, giving rise to 16 tracks of total improvisation,16 songs in Italian, each with its own expressive and poetic impact, the rapport between the two artists verging on almost total empathy.

Inger Marie - For You



Chiunque segua il jazz scandivano non potra' che rimanere sorpreso e allo stesso tempo entusiasta per il cast stellare presente in questo cd. Oltre a Jesper Bodilsen e Morten Lund ormai cari al pubblico italiano in quanto facenti parte di quel Stefano Bollani Danish Trio che ha ospitato in qualita' di house band tanti musicisti nella trasmissione televisiva piu' bella ( musicalmente parlando ) dell'ultimo autunno, è bene riconoscere altri veri mostri sacri del jazz nordico quali il chitarrista Ulf Wakenius e soprattutto il trombettista Willy Aaserud vera e propria stella nascente. Tutti questi mostri sacri si mettono umilmente a disposizione di una delle piu' belle e forse misconosciute vocalist di origine nordica : Inger Marie. Voce unica, la scelta dei brani che vanno dal pop di quella che potremmo considerare il gruppo pop norvegese piu' popolare al mondo, ossia quegli Aha che con il loro video a fumetti tanto successo hanno fatto con Take on Me qui riproposta in versione intima e molto personale, o Crying in The Rain di Carole King cui Inger piu' volte paga tributo, cui si alternano classici del jazz. Lo stile e rilassante, quasi a riportarci con la mente su cui fiordi norvegesi fatti di natura, sole e mare che tanto attirano la nostra fantasia e della cui "voce" Inger Marie si fa ambasciatrice. Un cd non banale, ottimamente suonato e ancor meglio inciso. Per chi vuol scoprire qualcosa di realmente nuovo.


Inger Marie first worked with the Swedish guitarist Ulf Wakenius on BY MYSELF from 2006. The collaboration was inspiring for both of them and led to many concerts all over the world. Inger Marie’s next release, MY HEART WOULD HAVE A REASON, was produced by another great Swedish guitarist, Georg Wadenius. But on her new album, FOR YOU, Ulf and Inger Marie join forces once again. This time with a Scandinavian dream team featuring another Swede, Lars Jansson, on piano, and two Danes, bassist Jesper Bodilsen and drummer Morten Lund – as well as the wonderful trumpeting of Norwegian Per Willy Aaserud on several tracks. Inger Marie and her band of outstanding musicians make this album an aesthetic delight. Inger Marie lives in Arendal in southern Norway, where the houses sprawl over the mountainside down to the bay. This atmosphere and these surroundings inspire the vocalist’s heartfelt interpretations in a selection of well-known and lesser-known, carefully chosen songs. This album includes a version of the perhaps most successful song ever from a Norwegian pop group, AHA’s “Take On Me”. However, if you don’t happen to know the lyrics, you may not recognize it, because Inger Marie makes every song her own. Her style is relaxed, and her phrasing is carved in stone. She has her own sound, and she compiles her repertoire with a broader scope than the traditional American Songbook. In her native Norway, Inger Marie is a well-kept secret, and the road to her large audience in the rest of the world was paved by mouth to ear. No single hit, spectacular video, flashy outfit or strange behavior has made her art famous. Her weapon is a voice so unmistakably Inger Marie, that it will tattoo itself indelibly into your awareness the first time you hear it. Her unstressed approach fascinates. Every song declares its love of life. We recognize the melancholy mood, the emotions. This is the essence of music. In May 2011, in Lars Nilsson’s Nilento Studio outside Gothenburg, Inger Marie and her five Scandinavian musicians met with producer Rasmus Solem and created magical moments. Now the rest of us can share the experience. Inger Marie doesn’t seek flashy musicality, she seeks depth, and she finds it in this quintet of musicians, who despite their virtuosic qualities never play a superfluous note. Their splendid musicianship allows room for reflection. This is the sound of the mountains of Arendal!

Antonella Montrasio - Max De Aloe Q.tet : Pingo Pingando



Antonella Montrasio è una delle più brillanti interpreti di musica brasiliana che ci siano in Italia. Dotata di un timbro caldo, un senso ritmico fuori dal comune, una profonda conoscenza e passione per la musica popolare brasiliana ed in particolare del genere “ bossa nova” ed una padronanza assoluta dell’idioma brasiliano che non ha eguali in Italia. "Pingo pingando" con il supporto del Max De Aloe quartet propone una serie di brani che attingono interamente al repertorio del grande compositorre Antonio Carlos Jobim, detto Tom. Antonella Montrasio, per la cronaca è figlia d’arte in quanto il padre, Raf Montrasio, è stato chitarrista e mandolinista dell’ensamble che suonando con Carosone ha inaugurato una epopea di musicisti di vaglia internazionale anche in Italia. Max De Aloe, non ha bisogno di molte presentazioni : considerato uno degli armonicisti più quotati a livello internazionale. Si è classificato al secondo posto assoluto nella categoria strumentista dell'anno al "top referendum jazz" recente ( 2011) , il massimo riconoscimento italiano nell'ambito della musica jazz, epresso da una giuria di 60 giornalisti italiani.. Il suo quartetto annovera una ritmica d'eccellenza, ed include il pianista Roberto Olzer, segnalato tra i migliori nuovi talenti della scena jazz italiana sempre al recente "top referendum jazz". Insomma una proposta tutta italiana di altissimo profilo in omaggio alla musica ed al jazz carioca .



Antonella Montrasio is one of the most brilliant interpreters of brasilian music in Italy. She’s gifted with a warm timbre, a great sense of rhythm, a deep knowledge and passion towards brasilian popular music, particurarly “bossa nova” , and a total mastery of brasilian idiom . “Pingo pingando” suggests , with the support of Max De Aloe quartet, a choice of songs entirely taken from the repertoire of the great composer Antonio Carlos Jobim, called Tom. Antonella Montrasio is the actor daughter of an actor father, Raf Montrasio, who played guitar and mandolin in Renato Carosone’s band, and represents one of the Italian musicians known all over the world. Max De Aloe needs no introduction : he’s considered one of the most esteemed harmonica- players on an international scale. He was placed second within the whole instrumentalist class of the year at the recent (2011) “ top referendum jazz”, the top italian review within jazz music and was voted by a jury of 60 italian journalists. His quartet can boast exellent musicians including the pianist Roberto Olzer, pointed out among the best new talents within Italian jazz music at the same “top referendum jazz”. In other words, a high profiled Italian proposal honouring brasilian jazz and music.

lunedì 26 marzo 2012

Aldo Romano, Louis Sclavis, Henri Texier - 3+3


Premesso che a nessuno dei personaggi coinvolti in questo progetto piace essere "classificato" in stereotipi o categorie possiamo dire che questo lavoro ci mostra la bellezza della musica contemporanea nella sua veste migliore. "Se fossi un albero avrei bisogno di radici ma siccome sono un uomo ho bisogno di gambe" è una delle citazioni preferite di Louis Sclavis e citazione migliore non può che adattarsi allo spirito di questo trio pensando a progetti come Suite Africaine e African Flashback. Dotato di una propria impronta musicale questo ensemble perfetto incontra in questo cd un altro straordinario trio dominato dal lirismo balcanico del pianista Bojan Z ( a mio parere uno degli artisti piu' sottovalutati che vi siano in circolazione )e dalla tromba del nostro Enrico Rava accompagnati in questa avventura dalla chitarra di Nguyen Le. Con questa produzione la Label Bleu ( etichetta che per nostra fortuna ha editato il cd ) torna a riconquistare un posto di primo piano nel panorama jazzistico internazionale. Il suono che ne scaturisce da questo incontro ( 3 + 3 ) è forza che pervade l'atmosfera che ci circonda, richiede la nostra attenzione come se qualcosa di arcaico ma allo stesso tempo attuale penetrasse dentro di noi...... E' la forza del jazz che con nuovo vigore ha deciso di riavvicinarsi con tutta la sua potenza. Uno dei migliori cd dell'anno. Aldo Romano - drums, percussion / Louis Sclavis - saxophone, clarinet / Henri Texier - bass + Enrico Rava - trumpet (1,2,7,10) / Nguyen Le - guitar (1,3,7,10) / Bojan Z - piano (1,5,10)