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Forse il miglior modo possibile per descrivere questo cd è quello utilizzato dalla bellissima poesia di Beppe Liguorio :
"Non ci sono i colori
Quelli soliti....
C'è il bianco.... e le sfumature....
Il grigio che...si riempie della polvere
E con quella
Si veste per la sera
In grisaglia cangiante e corposa
Sinuosa.....
Sono queste le tinte del jazz
Almeno.... qui
Le note di onde di metallo
E la voce
Autrice di un magnifico stallo
Dove la mente sposta le quinte
A suo piacere"
Si tratta di un lavoro molto intimo, di un personaggio sicuramente schivo, che fa arte per amor dell'arte dove una voce bellissima trasforma in un canto angelico un grido ora di dolore, ora di supplica, ora di sorpresa per uscire da quella solitudine che alcune volte sembrerebbe essere il prezzo della liberta'.